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Il metodo M.O.O.S. è l’acronimo di Metodo Occlusale Olistico Santoro, dal cognome del dott. Mario Santoro che ne è l’ideatore. È una tecnica odontoiatrica che permette di risolvere e migliorare i problemi della masticazione e della postura.

Si basa su differenti aspetti. In primo luogo sull’analisi dei problemi gnatologici, ovvero tutti quei fastidi o disagi che sono connessi all’articolazione della bocca. Consistono principalmente in: difficoltà di apertura e chiusura della bocca, dolori al viso e al collo, mal di testa da occlusione dentale, bruxismo, coordinazione della mandibola, vertigini o senso di instabilità, mal di schiena, alle gambe o alle spalle, morso profondo o aperto, acufeni, dolori alla mascella, problemi posturali, e blocco della mandibola. Lo gnatologo è un medico odontoiatra che collabora con il posturologo e l’osteopata.

Il metodo MOOS è frutto dell’incontro tra queste e altre discipline, e ha messo a punto tecniche specifiche per approfondire e migliorare la connessione esistente tra le disfunzioni temporo-mandibolari e i disturbi muscolo scheletrici, come i problemi al tratto cervicale della colonna vertebrale, alle fasce muscolari del collo, alle spalle, ma anche disagi nella parte più bassa del corpo come lombo-sciatalgie o dolori alle ginocchia.

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Il Metodo MOOS: il corpo è un sistema unico

Il metodo MOOS è quindi un approccio multidisciplinare che vede la masticazione, e in generale l’armonia della bocca, strettamente collegata al benessere muscolo-scheletrico di tutto il corpo. Il metodo mette al centro della sua analisi la persona, il suo vissuto e le profonde connessioni esistenti tra una situazione e l’altra nello stato di salute del paziente.

Secondo questo approccio le alterazioni, i traumi fisici, le patologie, le disfunzioni sistemiche vengono registrate dalla bocca e dai denti sotto forma di schemi muscolari e informazioni propriocettive determinate anche dalla posizione stessa dei denti. Questa memoria tissutale ed occlusale tende a reiterare dolori, sintomi e disfunzioni che possono ostacolare la guarigione.

Il MOOS nasce da venticinque anni di studi teorici, ricerche e applicazioni cliniche, condotte nel campo dell’odontoiatria. È particolarmente utile nelle sindromi posturali, e rappresenta una buona soluzione in presenza di dolori oro-facciali, cefalee muscolo tensive, cervicalgie, sciatalgie, e tutte quelle situazioni che nascono per difficoltà nella coordinazione del sistema muscolare.

L’approccio olistico, i test neurologici e la conoscenza della fisiologia umana, hanno permesso in questi anni di ricerca di mettere a punto test clinici standard che vengono utilizzati nel MOOS. La risposta del paziente viene approfondita sotto ogni punto di vista in quello che viene definito Sistema Omeostatico che si compone di quattro elementi: il recettore, che percepisce le condizioni esterne; il centro di controllo, che si comporta in base a ciò che è stato rilevato; l’effettore, la parte che esegue quello che viene ordinato dal centro; e lo stimolo, che va a dare il segnale al recettore.

La continuità di questo “circolo” è essenziale per il nostro benessere, e fa funzionare il nostro organismo. È, per fare un esempio elementare, la nostra temperatura interna che si alza se fuori fa freddo. Questo rapporto di causa-effetto, si riflette su molti aspetti del nostro organismo.

Questo approccio omnicomprensivo è il principio su cui si basa la medicina integrata: considerare il paziente nel suo insieme, e lavorare in sinergia per risolvere i dolori e i problemi che possono sembrare di natura diversa. Nel caso del metodo MOOS, l’odontoiatria è solo il punto di partenza per ristabilire un benessere completo a 360°.

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