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Lingua e denti: il legame che non ti aspetti

Sin dal giorno in cui nasciamo, la lingua è una di quelle parti dell’organismo capaci di orchestrare lo sviluppo di tutto il corpo, dal modo in cui cresceranno i nostri denti fino alla salute della schiena. Del legame lingua e denti si parla in moltissima letteratura scientifica, ed è oggetto di intervento in odontoiatria, nella rieducazione miofunzionale, in ortopedia e fisioterapia.

Il ruolo della lingua nella bocca

La lingua è la responsabile principale dello sviluppo del viso e dell’arcata dentale in età infantile. Quando si comporta in maniera corretta, regna l’armonia: la “gabbia” in cui si trova è sana e ben definita, la sua posizione a riposo e durante la respirazione è alta e appoggiata sul palato, e tutto avviene in maniera semplice.

Dal giorno della nascita, la lingua vive in uno scambio continuo con le labbra che favorisce il riflesso di suzione/deglutizione. Quando iniziano a spuntare i denti, c’è il passaggio graduale alla posizione “adulta: si chiude la bocca, le arcate dentali sono vicine ma non serrate, la lingua tocca il palato e i muscoli sono rilassati. Nel corso delle 2500 volte al giorno in cui deglutiamo invece, le labbra restano a contatto, i denti si chiudono, e la lingua fa una pressione contro il palato.

Quando qualcosa non va, prendono il via una serie di conseguenze che possono variare in diversi dismorfismi a seconda delle zone, delle pressioni o dell’intensità di queste pressioni da parte della lingua. Un esempio sono le malocclusioni dentali, in cui i denti dell’arcata superiore non si allineano a quelli dell’arcata inferiore. O ancora, caso più frequente, si può presentare una protrusione linguale: la lingua in fase di deglutizione invece di muoversi verso il palato, spinge in avanti contro gli incisivi. Se non risolto in fase di sviluppo, questo comportamento può portare a sviluppare il morso aperto, in cui gli incisivi superiori e inferiori sono appunto discostati.

L’intervento precoce e un approccio multidisciplinare possono risolvere il problema senza per forza ricorrere all’apparecchio o a grosse procedure.

Lingua e denti: la rieducazione linguale

Questa terapia prevede una rieducazione funzionale della respirazione nasale e della deglutizione a partire dai tre anni di età. Eliminando tutto quello che potrebbe causare un problema alla terapia, come ad esempio il ciuccio o la tettarella da biberon o ancora il pollice per addormentarsi, si punta a creare il giusto ambiente perché la lingua in posizione di riposo si trovi sul palato quando il bambino respira con il naso, in posizione bassa in caso di respirazione orale, e abbia l’atteggiamento giusto in fase di deglutizione.

Una delle prime verifiche da effettuare in studio, è lo stato del frenulo linguale, da cui derivano molti disturbi della crescita oro-dentale. Per questo motivo lo screening precoce da fare intorno ai tre anni è così importante: la dentatura da latte è ormai completa e, in base alla maturità del bambino e alla collaborazione dei genitori, la rieducazione linguale è una terapia fattibile.

L’odontoiatra pediatrico e l’ortodontista consiglieranno una serie di esercizi da fare e, in alcuni casi, fornirà degli educatori funzionali per favorire lo sviluppo di un giusto meccanismo di respirazione e deglutizione. Un metodo poco invasivo che, fatto per tempo, è capace di correggere eventuali effetti collaterali prima di ricorrere a interventi più importanti.

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