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La federazione internazionale degli odontoiatri ha scelto la data del 15 maggio per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ortodonzia. Un giorno speciale in cui i professionisti di tutto il mondo hanno la possibilità di mettere in risalto il proprio lavoro, condividere obiettivi, migliorarsi nella pratica quotidiana. E porta ai pazienti l’occasione di avvicinarsi alla figura del dentista con nuovi occhi.

Perché si celebra proprio il 15 maggio? Perché questo è il giorno in cui è stata costituita la World Federation of Orthondontists (WFO), nel 1995 a San Francisco. Un evento che ha fatto la storia a cui hanno partecipato 69 società scientifiche, i cui i rappresentanti hanno sfilato con la bandiera della propria nazione.

Giornata Mondiale dell’Ortodonzia 2022

Dopo quasi vent’anni, la WFO è diventata la voce dell’odontoiatria nel mondo, in cui si ritrovano 8000 soci con 109 società affiliate, tra cui anche la nostra SIDO (Società italiana di Ortodonzia) e MOIP (Mediterranean Orthodontic Integration Project).

La Federazione vuole agevolare il progresso della scienza ortodontica nel mondo, e sensibilizzare i pazienti sull’importanza di rivolgersi a uno specialista il prima possibile, perché la prevenzione è sempre la migliore arma. Un altro dei compiti della WFO è quello di promuovere elevati standard in ortodonzia a livello internazionale, e favorire lo scambio di informazioni nel campo della ricerca per migliorare costantemente la pratica e quindi il servizio alle persone.

La giornata mondiale dell’ortodonzia 2022: il tema

Il tema del 2022 è concepito intorno alla trasformazione che risulta dai trattamenti specialistici in ortodonzia, e ai benefici che questa porta all’interno della famiglia, delle relazioni, e soprattutto all’autostima del singolo.

Uno sguardo può creare una relazione e un sorriso sano può cambiare una vita

Questa frase sarà lo slogan portante di tutta la giornata, e concluderà i video divulgativi messi a punto dalla Federazione che gireranno sui social network il 15 di maggio. La giornata mondiale dell’ortodonzia, arrivata al suo quinto anno, ha portato ottima visibilità alla validità della cura dentistica nel benessere globale dei pazienti.

Tra le buone pratiche di cui si parlerà, ci sono sicuramente le linee guida che riguardano la prima visita in studio, in cui il paziente e il medico si conoscono e capiscono insieme il percorso terapeutico più corretto da seguire. Un momento fatto di passaggi essenziali tra cui esame clinico, anamnesi, diagnostica per immagini attraverso radiografie, fino alla raccolta dei disagi e desideri del paziente. Il professionista, sottolinea la Federazione, deve dedicare a questo momento la massima attenzione.

La consulenza ortodontica in studio consente di valutare la salute della bocca, la posizione di denti, mascelle, articolazioni, e come queste lavorano insieme. In aggiunta all’aspetto estetico dei denti, queste accortezze sono passi essenziali per personalizzare il percorso verso un nuovo benessere duraturo nel tempo.

Rispetto ai dentisti, gli ortodontisti hanno ricevuto un ulteriore grado di formazione professionale, incentrato proprio sugli aspetti del movimento di denti, mascelle, ossa facciali e tessuti molli che influenzano il sorriso, la masticazione e la parola. La loro formazione specialistica comprende anche l’analisi dei fattori legati allo sviluppo dall’età pediatrica, e contribuiscono a far crescere i piccoli pazienti con un sorriso sano ancor prima di dover intervenire con gli apparecchi.

Il paziente, dal canto suo, dovrà sempre cercare l’opinione dell’esperto riguardo un eventuale problema ortodontico, perché lui è l’unico che può fornire le giuste opzioni per risolverlo, ed evitare eventuali conseguenze dannose che possono derivare dai trattamenti fai da te.